Dall’alto del suo milione e mezzo scarso di voti Roberto Maroni ha posto il veto alla candidatura di Giuliano Amato al Quirinale. “Ma mi faccia il piacere”, avrebbe detto Totò, che pensava che le pulci non potessero permettersi di avere la tosse. In politica, invece, le pulci tossiscono. Specialmente se gli elefanti sbadigliano. E Maroni tossisce alla grande. Prima, grazie agli sbadigli dell’elefante azzurro che temeva di perdere un alleato, si è fatto riservare un posto capace di trasformare un disastro elettorale in un trionfo politico. Ora, grazie agli sbadigli dell’elefante rosso che teme di dover scegliere al proprio interno, ha prenotato il ruolo di kingmaker per le più alte cariche dello Stato. Chapeau, specialmente da parte di chi, come me, se non altro per ragioni autobiografiche ha più simpatia per le pulci che per gli elefanti, e per giunta non ha mai disprezzato i trucchi della politique politiciènne. Ma stiano attenti gli elefanti: la prima Repubblica è caduta anche perché c’erano troppe pulci che tossivano.
Pulci che tossiscono
Di Luigi Covatta|2014-03-27T13:18:38+02:00Aprile 13th, 2013|Categorie: I più letti|Tag: elezione Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, Giuliano Amato, Presidente della Repubblica|2 Commenti
E poi basta ricordare l’ultima di Maroni: “vogliamo un presidente nuovo dal mondo del lavoro”. E’ proprio il contrario: ci vuole un presidente esperto (di politica) e che venga dalla politica, come Napolitano e che come lui sia garante delle istrituzioni. Magari fosse Giuliano Amato!!!
Parlando di presidenti, che ne pensate di Massimo Cacciari? Un filosofo di rispetto, che sottolinea il dramma culturale e politico italiano, attribuendone le colpe, anche, all’assistenzialismo ed allo statalismo eccessivi. Perchè non viene coinvolto nel processo politico, dai partiti di sinistra?