Veramente, profumo (come avrebbe potuto dire Gaber) è una parola di destra. Perchè può essere considerata una cosa artificiale magari volta a coprire magagne reali (vedi nobiltà del sei-settecento imbellettata all’esterno ma a copertura della sua totale assenza di pulizia; vedi anche la recente pubblicità sull’effetto illusionistico dei deodoranti nei cessi pubblici). O magari perchè è associata al lusso e, perchè no, al peccato ( vedi Marilyn Monroe e lo Chanel n.5).
E però, rassicuratevi, il profumo evocato da Vendola non ha nulla di artefatto e men che meno di peccaminoso. Perchè ha a che fare con il tempo e le passate stagioni; insomma con le tradizioni, i principi, l’immaginario collettivo della sinistra del nostro paese; e cioè con il suo modo di essere.
Rispetto alle esigenze del futuro, magari è un po’ poco; ma rispetto al disastro intellettuale e morale che stiamo vivendo a me pare tantissimo.