Di solito si guarda a Pietro Ingrao soprattutto in rapporto al Pci e alle sue dinamiche interne. Occorrerebbe forse interrogarsi ancor di più su ciò che “l’acchiappanuvole” ha rappresentato per l’insieme delle forze della sinistra italiana. Credo infatti che quella “ingraiana”, prima di essere un’area o addirittura una corrente di partito, sia ancor di più una spinta individuale e collettiva al cambiamento. L’ingraismo, in senso lato, come anelito di libertà.
Anelito, però: non realizzazione compiuta di sogni e progetti. Pertanto si tratta di un ingrediente irrinunciabile per la sinistra, per tutta la sinistra, in ogni sua articolazione. In ciò non mi ritrovo con quel che ha scritto Fabrizio Rondolino sul sito de l’Unità. Non si tratta di semplice attitudine al dissenso, per di più sterile e fine a se stesso, bensì di uno slancio e di un tentativo.
Per la mia generazione Ingrao stava al Pci come Lombardi al Psi: rappresentavano un’evoluzione possibile di forze politiche che così com’erano non ci piacevano, ma che non volevamo abbattere. Come spesso accade, peraltro, il futuro che essi promettevano era piuttosto vago: Ingrao prometteva il comunismo senza l’Urss, Lombardi le riforme di struttura senza la Dc. Ingrao però lasciò espellere il gruppo del Manifesto, che la pensava come lui, e quando l’Urss non ci fu più preferì inseguire il suo sogno piuttosto che la svolta di Occhetto. Lombardi invece non si negò alla svolta di Craxi, di cui apprezzò la riscoperta delle ragioni non contingenti (e non opportunistiche) dell’autonomia socialista. Entrambi, comunque, hanno allevato una generazione inconcludente come quella a cui appartengo.
Lombardi mi ha, ci ha insegnato l’analisi asciutta e penetrante dei limiti politici del governo democristiano, il coraggio di leggere i limiti e la mancanza di prospettive del P.C.I. di Togliatti e di Longo, il coraggio e l’onestà intellettuale di vedere ed aspirare nel breve e nel medio periodo l’ orizzonte di una società socialista( non socialdemocratica ) ..
Quanto avrebbe bisogno oggi il P.S.I: di un Riccardo Lombardi !
Cosimo Andrisano