Due variabili della parola ACCORDO, proprie del linguaggio politico.
La seconda (intesa) è in vigore lungo tutto il corso della prima repubblica; e, in particolare negli ultimi decenni. Ed è regolarmente accompagnata dagli aggettivi “larga”, “costruttiva”, “globale”. Ci si giunge, di regola, al termine di un “serrato confronto”; così da “sbloccare una situazione”che, altrimenti, “minacciava di”.
La prima (inciucio), invece, domina tutto il percorso della seconda repubblica; rivelando la sua predilezione, più o meno manifesta, per una politica basata sullo scontro (tra schieramenti e, soprattutto tra persone) e, nel contempo, il suo sospetto per le intese e le mediazioni.
Ciò posto, non esistono criteri oggettivi per distinguere l’intesa, buona, dall’inciucio, cattivo. Siamo nel campo dell’opinabile e, quindi delle (diverse) opinioni. E, dunque, “intesa”sarà l’accordo cui si partecipa direttamente; mentre “inciucio”sarà quello realizzato, o in corso di realizzazione da parte di altri.
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