Ascoltavo distrattamente il Tg2 quando, a proposito del terremoto del Centro Italia, il cronista ha sottolineato l’esigenza di costruire al più presto “case, scuole e ospedali”. Così mi sono ricordato del celebre trinomio di Giuseppe Saragat: quello che nel dopoguerra sembrava un programma “minimo” e rinunciatario nel XXI secolo attende ancora di venir realizzato.
Abitare, imparare e curarsi restano esigenze fondamentali dei cittadini, e i problemi a esse collegati rappresentano una sfida cruciale e un rompicapo per i governi. Se prima era più evidente l’aspetto quantitativo del trinomio, oggi si considera ancor di più la qualità. Si guardi alle espressioni e agli slogan attuali: “Casa Italia”, la “Buona Scuola” e, in negativo, gli episodi di “malasanità”. Insomma: pur in un momento storico caratterizzato da un’amnesia diffusa, risuonano le intuizioni di un grande socialista democratico.
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