Caro Professore,
su un suo manifesto elettorale ho visto campeggiare la scritta “Non è politica, è Roma”. E’ uno slogan efficace, di questi tempi. Ma neanche di questi tempi è opportuno sostituire la politica con la propaganda. Secondo Viktor Sklovskij (uno che se la doveva vedere con Stalin, non con Grillo) ridurre tutto a propaganda è come “battere i chiodi con il samovar”: funziona lo stesso, ma il samovar si rovina e diventa inservibile anche per battere altri chiodi.
In ogni modo, visto che avrei votato per lei solo per un motivo politico, non si deve dispiacere se non la voterò: anche per rispetto di quelle centinaia di militanti che solo per passione politica partecipano alla sua campagna elettorale.
Con i migliori saluti, da estendere ai suoi consulenti pubblicitari
Non la sottoscrivo solo perché non voto a Roma. Che differenza c’è fra quello slogan e quello di un qualunque grillino? Allora meglio i tifosi della Roma e della Lazio. Hanno motivazioni più forti.
Condivido le tue perplessità sullo slogan elettorale di Marino. Anzi, posso aggiungere di essere rimasto negativamente sorpreso del fatto che in tutti i manifesti della sua campagna elettorale non sia mai comparso né il simbolo del partito che l’ha designato, né un qualunque riferimento alla coalizione che lo sostiene. Tuttavia, poiché l’alternativa è Alemanno penso di attenermi alle prescrizioni di Montanelli agli elettori dubbiosi.
Pierre Carniti
che stronzata.
Tre mesi per elaborare un concetto sono troppi anche per Marco Spada.