Da anni, specie in estate, gli osservatori rilevano la distanza fra la politica e i singoli, con le loro transazioni private. Eugenio Scalfari, ad esempio, parlava decenni fa di un’Italia trafficante, vacanziera e rockettara. Oggi molti paiono essersi arruolati nell’ “esercito del selfie “. E in esso si può forse scorgere un tratto costitutivo del nostro tempo: un certo ripiegamento degli individui e della società su se stessi, anche a dispetto dei dati statistici e degli indici economici. Negli anni ’80, ad esempio, vi era molto “sommerso”: il quale, però, implicava un potenziale notevole. Come se il paese possedesse molte capacità ancora inespresse.
Ora, invece, dietro il volto dei tanti narcisi (magari indignati) che vivono fra noi si celano stanchezza e pigrizia.
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