La corruzione a Milano dev’essere come la fontana di piazza Castello: è ancora lì. Neanch’essa è stata trasferita ad Hammamet, come della fontana aveva detto il protogrillino Paolo Rossi. Evidentemente non bastava condannare Craxi e cancellare il Psi per risolvere il problema.
Non è bastato, peraltro, neanche cancellare il Pci e la Dc. E questo è un altro aspetto del doppiopesismo mediatico-giudiziario adottato vent’anni fa che merita di essere messo in luce.
Il problema, allora, non era solo quello dei partiti che si finanziavano illegalmente. Era anche e soprattutto quello delle imprese che si facevano ben volentieri taglieggiare. Per cui oggi a fare notizia non dovrebbe essere il riemergere dei nomi di Greganti, Frigerio e Grillo, ma il riemergere del nome di Maltauro.
Anche per questo, forse, l’economia italiana, finalmente libera dal giogo dei partiti, in questi vent’anni è rimasta stagnante: perché animata da troppi imprenditori che, avendola già fatta franca una volta, non hanno avuto motivo di cambiare registro. E tanto meglio se i faccendieri d’allora, operando ora in proprio, avevano abbassato i prezzi, come vantava Frigerio coi suoi colleghi: un costo di produzione in meno.