Da anni molti ripetono che in Italia, nonostante i sommovimenti politici e il venir meno dei “partiti-chiesa”, le culture politiche (in senso lato) di matrice comunista e democristiana o legate alla destra autoritaria esercitano ancora un’influenza notevole. Concordo. E nel contempo noto che l’area riconducibile – anche qui in senso lato – al “socialismo delle libertà”, dinanzi alle scelte e ai nodi cruciali, si presenta quasi sempre profondamente divisa. Guai a idealizzare la “compattezza” (d’altronde c’è chi dice che la sinistra si riproduce per scissione), ma certe prese di posizione hanno purtroppo il sapore della subalternità.
Ѐ accaduto ad esempio con i “girotondi”; capita rispetto ai tentativi di riforma promossi dal nuovo corso di Matteo Renzi. L’ex sindaco di Firenze viene definito un leader “postideologico” o “postmoderno”; tuttavia varie sue parole d’ordine rimandano a idee ormai classiche della sinistra liberale: la valorizzazione del merito, lo sforzo volto a coniugare gli interessi del singolo con quelli della società, la capacità di decidere in maniera tempestiva. Perché non aprire su ciò un confronto serrato e appassionato, specie in un momento difficile e delicato come l’attuale? Perché rinunciare a un dibattito fecondo in nome della solita levata di scudi, inevitabilmente conservatrice?
vedi Danilo, da vecchio riformista ex PCI mi sono sempre considerato parte della famiglia dell’umanesimo socialista , anche nei tempi del craxismo imperante. Per molti motivi (ateismo compreso) non ho quasi nulla da condividere con il renzie, con il suo finto ‘postideologismo’. Ciò che di buon dice o fa il garrulo boy scout fiorentino deriva dal riformismo della sinistra ‘allargata’, concetto di merito compreso.
Vorrei votare PSI alle europee ma Il patto federativo col PD renziano mi lascia moto perplesso.Carlo51
P.s. sono uomo d’azienda e mi occupo di change management e di leadership partecipativa.Il cambiamento è sempre impegnativo ma guai a scoprie l’acqua calda o ergersi a conducator tipo molti nemici, molto onore come fa il renzie. Abbiamo già visto tutto. L’IItalia ha bisogno di civismo ed etica. Non di spregiudicatezza.
Mi complimento! Questo articolo merita un serio approfondimento.
Ritengo che in questo paese c’è una sola cultura divisa per due: CATTO-LIBERALE e CATTO-COMUNISTA. I laici sono una minoranza e non diventeranno mai maggioranza perché non si è mai voluto dar seguito a quello che disse Camillo Benso di Cavour “libera chiesa in libero stato” e i cattolici o presunti tali si sono impossessati del paese attraverso la scuola e l’università a loro permessa e sovvenzionata in barba all’art.33 della Costituzione.