Il direttore di Mondoperaio Luigi Covatta, nell’introdurre il seminario organizzato dalla rivista e dall’Associazione Socialismo sul referendum, ha ricordato che proprio su Mondoperaio, nel lontano 1977, prese il via il dibattito sulle riforme istituzionali con un saggio di Giuliano Amato che già allora deplorava il deficit di governabilità che affliggeva il nostro paese.

Questo deficit non poteva essere sanato con semplici riforme elettorali, come abbiamo verificato a partire dal 1994. Era invece necessario riequilibrare i rapporti fra esecutivo e legislativo e quelli fra Stato centrale ed autonomie territoriali, come la riforma oggetto di referendum comincia finalmente a fare.

L’auspicabile conferma referendaria della riforma, però, non chiude il capitolo degli aggiornamenti di cui la nostra Costituzione ha bisogno. E’ quindi necessario prospettare anche gli scenari che si apriranno dopo, e che dovranno registrare una dislocazione delle forze politiche diversa da quella che si è verificata nell’ultimo anno, durante il quale sia nel centrodestra che nel centrosinistra non si è manifestato un responsabile spirito costituente.

Perciò è da apprezzare – ha concluso Covatta – il contributo di quanti, in questa campagna referendaria così accesa, hanno saputo negare le logiche di schieramento, a cominciare da Giuliano Urbani, Marcello Pera e gli altri firmatari del manifesto Liberi sì, e da Luigi Berlinguer e gli altri firmatari del manifesto Sinistra per il sì.

Il documento di Mondoperaio per il sì è stato sottoscritto, fra gli altri, da Michele Achilli, Gennaro Acquaviva, Salvo Andò, Mario Artali, Achille Bonito Oliva, Giancarlo Bosetti, Domenico Cacopardo, Luigi Capogrossi de’ Colognesi, Zeffiro Ciuffoletti, Dino Cofrancesco, Simona Colarizi, Bruno Colle, Giovanni Cominelli, Fabio Fabbri, Ugo Finetti, Aldo Forbice, Vito Gamberale, Marco Gervasoni, Giuseppe Mammarella, Pio Marconi, Raffaele Morese, Ugo Nespolo, Corrado Ocone, Luciano Pero, Carmine Pinto, Pino Pisauro, Marco Plutino, Paolo Pombeni, Gian Primo Quagliano, Mario Raffaelli, Stefano Rolando, Eugenio Somaini, Carlo Tognoli, Tiziano Treu.