Molti si arrabbiano quando, soprattutto nei momenti tragici come l’attuale, qualcuno ricorda il privilegio di vivere qui piuttosto che nel Terzo Mondo.
Si arrabbino pure ma c’è una notizia che, anche se buona, ha delle implicazioni che dovrebbero farci davvero riflettere su quanto le nostre società del benessere cadano spesso nel ridicolo involontario.

È stato approvato il primo vaccino contro la malaria. È una notizia gigantesca perché questa malattia portata dalle zanzare uccide mezzo milione di persone l’anno, bambini per la metà.

È una malattia terribile che può colpire più volte, si stima in media fino a sei episodi l’anno e ogni episodio, oltre al rischio di morte, compromette il sistema immunitario esponendo dunque ad altre malattie.

È una malattia che interessa quasi esclusivamente l’Africa fra i due tropici ed il subcontinente indiano. Fino ad ora la malaria era stata combattuta con zanzariere trattate con insetticida, adesso abbiamo un vaccino.
Il problema è che il vaccino, pur approvato, rischierà di essere a lungo un miraggio per le popolazioni colpite. Qui ci sono governi che il vaccino ce lo regalano, nonostante diffidenze procrastinanti e opposizioni anche violente, lì bisognerà affidarsi alle organizzazioni umanitarie. Innanzitutto la GAVI (Global Alliance for Vaccines and Immunization), tra i principali protagonisti dei complotti immaginati ai danni dell’Umanità da parte dei cacadubbi novax. È infatti una partnership di enti pubblici e privati (principalmente la Bill&Melinda Gates Foundation ma anche la Shell, Lions Club e una anonima e misteriosa fondazione svizzera che tanti pettegolezzi alimenta) che ha avuto un grande ruolo nella ricerca contro il COVID-19 e che ora dovrebbe anche organizzare una campagna di vaccinazione nell’Africa subsahariana, in India e nel sud est asiatico contro la malaria.

Il problema è che il COVID assorbe molte attenzioni e, soprattutto, sponsorizzazioni, per non parlare degli impianti industriali che stanno pensando a immunizzare il riluttante nord del mondo, procrastinando dunque i problemi dei più poveri. Tra l’altro, l’Africa ha solo il 4% della popolazione vaccinata, rendendola tra l’altro una potenziale nemesi foriera di varianti.

Le speranze per questo nuovo vaccino sono grandi e già tante voci si levano dai paesi via di sviluppo, per iniziare la campagna di vaccinazione contro una delle realtà quotidiane più terribili e visibili. Eppure è un vaccino molto più scomodo e debole di quelli anticovid contro i quali molti fanno gli schizzinosi. Dopo ben quattro inoculazioni il vaccino funziona al 50%, che vuol dire centinaia di migliaia di vite salvate ogni anno, ma dopo quattro anni l’immunità si esaurisce rendendo necessaria una nuova vaccinazione. Eppure non sembrerebbero esserci no vax da quelle parti.

Questa pandemia sta comunque portando molta attenzione e, ancora soprattutto, sponsorizzazione alla ricerca sui vaccini. Forse, grazie a ciò che i ricercatori stanno imparando, avremo un vaccino più efficace contro l’influenza e addirittura contro l’AIDS. Il problema dei no vax resterà solo il lussuoso fastidio delle società ricche mentre il problema strutturale sarà ancora e sempre quello delle disuguaglianze tra Nord e Sud del Mondo di cui parlavano Brandt e Craxi ormai decenni fa.

L’antivaccinismo è molto diffuso in Francia, in Germania e in Austria. Tra i paesi nordici la Svezia ha anche molti no vax. Nell’Europa dell’Est Ucraina e Russia vantano la più agguerrita e diffusa ostilità ai vaccini. USA, Canada e Cile sono anch’essi poco fiduciosi e il Giappone assai meno di loro. Etiopia, Bangladesh e India sono invece le nazioni con più fiducia nei vaccini.

Si pensi che ancora tarda a raggiungersi l’immunità di gregge per il sottovalutato morbillo.
Dietro l’antivaccinismo ci sono veri e propri complotti (che però vengono scoperti) dovuti a grettissimi interessi economici o persino a mera vanità.
Famoso il caso dell’ex medico Andrew Wakefield che, sotto la spinta di un avvocato che trattava risarcimenti per danni da vaccino, cominciò a falsificare le sue ricerche per validare un nesso di causa tra vaccini ed autismo.
E quanti soldi girano dietro la medicina alternativa, gli stili di vita alternativi eccetera eccetera? Libracci, conferenze a pagamento, ecc sono una grande fonte di guadagno molto agile per medicastri e guru.