Una piccola biblioteca su Colle Oppio raccoglie i libri degli Anziani che il Covid ha costretto ad assentarsi e che le famiglie offrono in dono. Con molte forme di sofferenza e di impazienza.

Nel corso della loro vita gli Anziani hanno messo insieme libri seguendo i loro percorsi di curiosità, di ricerca, di partecipazione. Le tre ragioni principali con le quali i libri entrano e si trattengono a lungo in casa.

Quei libri sono stati chiusi nel recinto di pensiero che gli Anziani hanno costruito intorno a sé per contrassegnare il loro itinerario di vita e per rafforzarlo giorno dopo giorno. Raramente hanno lasciato scritte le ragioni delle loro scelte e le indicazioni sull’ordine nel quale i libri sono stati allineati negli scaffali. Spesso incastrati dove c’era posto, raramente divisi per campi o in ordine alfabetico, quasi mai catalogati, in parte letti, in parte riservati per quando ci sarebbe stato più tempo

Sono come le briciole su un sentiero dove l’Anziano, ora assente, disponeva e ritrovava il suo percorso personale e dove, qualche volta, guidava i suoi visitatori. La scelta di un libro è un punto di partenza per un’idea da rafforzare, da analizzare, da confermare, da rifiutare. Una biblioteca privata è il segnale di una presenza e il luogo di formazione di un’identità, il documento di una scelta e di una forma di contatto cercato e trovato. Quel sentiero è all’improvviso diventato indecifrabile.

I libri dicono molto sui lettori della generazione che il Covid ha crudamente selezionato. Nella biblioteca di Colle Oppio possiamo vedere cosa hanno scelto di leggere. I classici latini e italiani – Dante e Petrarca, Boccaccio e i romanzieri patriottici dell’800. Le figure femminili: regine e principesse, avventuriere e vittime. Le ragioni delle guerre antiche e contemporanee: le Guerre e i loro politici – Hitler a Mussolini, gli Zar e Rasputin, i Romani e la Repubblica. La poesia mixata tra classici e contemporanei di primo e secondo 900. Molti libri per viaggi fatti o desiderati e per opere d’arte viste da lontano.

Alcuni libri sono rimasti intonsi, regali non graditi o acquisti sull’onda delle parole d’ordine dei media. Molti romanzieri viventi (o quasi) con tristi inclinazioni per commissari, medici, spacciatori, ammazzati, segnali dell’ansia con cui gli Anziani vivono la vita quotidiana. Molta narrativa straniera del 900, mondi estranei suggeriti dal mercato editoriale e usati come mezzo per capire gli enigmi del mondo global.

Un certo numero di fidelizzazioni: chi ha comprato De Crescenzo l’ha comprato tutto. Le enciclopedie e i dizionari che servivano per orientarsi sono diventati fonti ingombranti emarginate da internet. Rari libri scolastici. Pochi gialli o fantascienza o modello Harmony.

Anche i libri muoiono? Non è così dappertutto. In molte case e borghi, in Italia e in Europa, i libri non possono arrivare: non ci sono biblioteche pubbliche, librerie o edicole.

Il Centro Anziani di Colle Oppio cerca questi spazi senza libri con una piccola biblioteca al centro del fatale percorso che va dalla Stazione Termini al Colosseo, una delle vie più frequentate da viaggiatori di ogni tipo. Nel cuore del cuore di Roma tra le rovine delle Terme di Traiano e sopra la Domus Aurea di Nerone, dove, tempo fa, c’erano anche altri libri. In forme diverse ma con analoghi intenti.