Mondoperaio, rivista di cultura politica, vede le stampe il 1 dicembre 1948. Due anni prima, nel 1946, gli italiani si erano espressi a maggioranza per far nascere la Repubblica Italiana. In questi 74 anni la rivista, con solo brevi interruzioni, ha continuato a svolgere il filo rosso della cultura del socialismo italiano. L‘immensa mole di materiali prodotta è dal 2020 a disposizione di tutti, consultabile nell’archivio digitalizzato del portale storico del Senato della Repubblica.

La vocazione critica e antideologica della rivista si è presto affermata sebbene sia stata organo del Partito Socialista Italiano e come tale da questo finanziata mantenendo comunque con esso un rapporto dialettico e molto proficuo, dopo i turbolenti anni della crisi dei partiti. La costituzione della società editrice (Nuova Editrice Mondoperaio srl, 1995)  segna il passaggio verso l’autonomia anche finanziaria e nel 2019 il processo arriva a definitivo e naturale compimento con il trasferimento della proprietà alla Fondazione Socialismo con la quale da 15 anni la rivista condivide obiettivi e molteplici attività di dibattito politico-culturale, di ricerca e formazione.

Agire attraverso una fondazione appare il modo più efficace, nella società contemporanea, per garantire trasparenza all’impiego dei fondi necessari all’edizione, alla stampa, alla redazione di una rivista, mantenendo un’ispirazione lontana da logiche aziendalistiche e di profitto. Per questo, la Fondazione Socialismo, che è anche aderente alla FEPS, la Fondazione europea degli studi di progresso che raccoglie le fondazioni educative e di ricerca del socialismo democratico europeo, è da quest’anno anche iscritta al Registro Unico del Terzo Settore, che secondo la legge accoglie anche le fondazioni senza scopo di lucro.

Sostenere la Fondazione Socialismo attraverso l’opzione del 5permille nella dichiarazione dei redditi è quindi, anche, il modo più agevole, e del tutto gratuito, per sostenerci nell’opera di costruire e far conoscere ogni mese la nostra voce, oltre che permettere alla Fondazione Socialismo attività di ricerca e studio, che potranno poi a loro volta interagire e giovarsi della pubblicazione sulla rivista.

Il nostro auspicio è che, in occasione della dichiarazione dei redditi di quest’anno, in molti vorranno firmare quindi l’apposito spazio per destinare il 5permille della propria Irpef alla Fondazione Socialismo. Sarà una scelta di significativo valore simbolico ma anche di matura e consapevole responsabilità.

Mai come in questi tempi, in cui l’informazione è costituita da ondate di opinioni che si muovono nella dimensione effimera dei social o dello streaming televisivo, mantenere un dialogo critico ed un impegno a leggere fatti, a valutare opinioni, ad elaborare concetti portando la vista oltre la lente distorta delle convenienze politiche, degli interessi della stampa, delle difese corporative, di intenzioni autoreferenziali attraverso uno strumento apparentemente “desueto” come la carta, rappresenta, di per sé, un segnale alternativo e positivo.

Sia che vi affidiate a un commercialista, a un Centro di assistenza fiscale, sia che provvediate da soli al vostro dovere di contribuenti, aderite al nostro invito semplicemente firmando e indicando il codice fiscale della Fondazione Socialismo 97993880588