Giuliano Amato interviene sulla Rivista di Scienze dell’Educazione con un’analisi sulle condizioni che evitano lo scivolamento della democrazia verso forme di populismo maggioritario e di autoritarismo.

Per arginare la deriva di delegittimazione delle forme democratiche è necessario ripensare ad un’economia al servizio della società, che riduca le diseguaglianze consentendo così un livello adeguato di coesione sociale.

A quel punto l’azione politica, nutrita da formazioni intermedie in cui i cittadini si addestrino alla responsabilità verso gli altri e all’interesse collettivo, può tornare centrale nella vita democratica del Paese.
Nel contesto attuale, l’essenziale ruolo di organismo sociale in grado di agire da collante intermedio risiede solo nel terzo settore e nel suo volontariato, realtà che devono assumere la nuova responsabilità di fornire alla politica democratica un personale che essa non è in grado, oggi, di reclutare altrove.

 

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