Abolire il Senato per risparmiare un miliardo è motivazione un po’ esile per giustificare una riforma costituzionale. Così come è troppo sbrigativo liquidare tout court il bicameralismo attribuendo ad esso gli inconvenienti del bicameralismo perfetto.
Nonostante il passo di carica impresso da Renzi alla vita politica nazionale, una riforma alla bersagliera lascia perplessi: anche perché, come scrisse Emilio Lussu in Marcia su Roma e dintorni, i bersaglieri sono belli da vedere in parata, ma poco utili sul campo di battaglia.
Perciò la nostra rivista, sicuramente non sospettabile di conservatorismo costituzionale, intende aprire una riflessione sul tema. Per introdurla sottoponiamo all’attenzione dei nostri lettori una possibile alternativa al testo proposto dal governo, secondo una proposta depositata in questi giorni dal senatore Enrico Buemi. Ad essa seguiranno altri contributi, sia su ipotesi di revisione costituzionale che in materia di procedimento legislativo: magari utili anche a risparmiare qualcosa di più di un miliardo.

Proposta Buemi (leggi)